1929. Nel mese di febbraio si unisce in matrimonio con Nello Quilici dal 1925 direttore del “Corriere Padano”. Il giornale è importante soprattutto per l’interesse culturale della terza pagina, sulla quale comincia a pubblicare i suoi articoli d’arte.1930. A Roma, tramite Quilici, conosce e frequenta il pittore Carlo Socrate, lo studio del maestro Attilio Giuliani e il direttore della Regia Calcografia, Carlo Alberto Petrucci.
1931. Viene invitata alla I Quadriennale Nazionale d’Arte di Roma, con un quadro ad olio. A questa rassegna verrà poi costantemente invitata sino alla VIII edizione del 1959. A Milano tiene la sua prima mostra personale alla Casa degli Artisti con la presentazione di Carlo Socrate.
1932. Partecipa alla XVIII Biennale di Venezia.
1933. Cura la veste editoriale della “Rivista di Ferrara”, componendone con tecnica xilografica le stesse copertine, dal primo numero, del gennaio 1933, fino al novembre 1935. Di grande formato, la rivista, molto illustrata, ospita autori famosi da Ojetti a Mottini, da Ravegnani a Caretti, da Govoni a De Pisis. Invia le sue opere all’Esposizione mondiale di Chicago. Tiene una personale a Milano, all’omonima Galleria, con presentazione di Corrado Padovani. Sempre a Milano ottiene la medaglia d’argento alla Mostra del Sindacato Professionisti e Artisti.
1934. Frequenta il pittore Achille Funi, che dal ’34 al ’38 è a Ferrara per affrescare la Sala dell’Arengo al Palazzo Comunale con la rappresentazione del Mito di Ferrara, alloggiando presso la nuova casa della famiglia Quilici in viale Cavour 40. Partecipa alla XIX Biennale di Venezia esponendovi tre grandi xilografie del ciclo Italia antica e nuova.
1935. Espone alla Esposizione Universale di Bruxelles, poi a Praga e alla Mostra d’arte Italiana di Varsavia. È presente alla Quadriennale di Roma con una grande xilografia e un dipinto a olio.
1936. Partecipa alla XX Biennale di Venezia con tre xilografie, sempre di grande formato e del medesimo ciclo. Espone alla Il Esposizione Internazionale d’Incisione in Legno di Varsavia. 1937. Vince la medaglia d’oro all’Esposizione Internazionale di Parigi. Espone poi alla Mostra d’Arte Moderna Italiana di Berlino, alla Mostra Italiana di Disegni e Stampe di Tallin e all’Esposizione Italiana di Bianco e Nero di Bucarest.
1938. Inizia il lavoro preparatorio degli affreschi (eseguiti nel 1940) per la Cappella del Villaggio Corradini in Libia, con soggetto La glorificazione delle sante Felicita e Perpetua. Degli affreschi originali, oggi andati perduti, restano un’ ampia documentazione fotografica e un bozzetto conservato presso la collezione Wolfson di Genova. Partecipa alla Biennale di Venezia con un’opera xilografica e alla Mostra d’Arte Italiana di Berna.
1939. Giuseppe Ravegnani presenta la sua personale Mostra d’Arte Coloniale a Genova, in cui sono esposte numerose pitture ad olio e xilografie di soggetto libico. Partecipa alla III Quadriennale di Roma con l’opera Leptis Magna – Foro Nuovo Severiano, opera pubblicata nella Cartella di dieci grandi xilografie Italia Antica e Nuova, con la presentazione di Ugo Ojetti. Partecipa alla I edizione del Premio Bergamo. Espone all’Esposizione d’Arte Sacra di Vitoria in Spagna.
1940. Muore tragicamente il marito Nello Quilici in volo sull’apparecchio di Balbo, per il quale sta tenendo il Diario di guerra.
(a cura di Sara Zanin)