Note Biografiche – A Roma

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1945. In autunno, finita la guerra, si trasferisce a Roma con i figli Folco e Vieri.

1946. Tiene una personale alla Galleria Bergamo. Dal 2 giugno vive e lavora nell’appartamento-studio di piazza Gentile da Fabriano 3, dove alloggerà definitivamente.

1948. Lasciata Ferrara, e dopo aver vissuto gli eventi dram­matici della guerra, il contatto con l’ atmosfera barocca romana fa evolvere la sua pittura verso una fase fortemente espressiva e tormentata. È di questo periodo l’amicizia con il pittore ferrarese Roberto Melli. Espone alla Argent Gallery di New York.

1949. A Roma presenta una personale al Palazzo Antici Mattei, ospite della Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari (FIDAPA), e partecipa alla III Mostra Italiana e Straniera dell’Art Club.

1950. Espone alla XXV Biennale di Venezia e alla IV Mostra Italiana e Straniera dell’Art Club.

1951-1955. Partecipa al IV Premio Suzzara “Lavoro e Lavo­ratori per l’Arte”. Espone alla VI Quadriennale di Roma con quattro opere ad olio tra cui La Parrocchia di Don Gregorio e Alluvione. Riceve una menzione onorevole. Espone a Roma in diverse personali, alla Galleria ll Camino con presentazione di Benso Becca (maggio ’52); alla Galleria San Marco (feb.-mar. ’53), al Circolo della Stampa (feb.-mar. ’54) e alla Galleria La Marguttiana con Quadri del Tevere (maggio ’55).

1956. Espone nuovamente a Ferrara, alla Galleria Cairoli, sala delle Mostre d’Arte e per l’occasione torna a temi e soggetti già trattati prima della guerra (come I Maceri).

1957. Espone in diverse personali a Milano e a Roma tra cui quella alla Galleria Il Pincio con presentazione di Giovanni Carandente sempre sul tema Quadri del Tevere. Le viene assegnato il premio Lascito Nicolini patrocinato dalla Cassa di Risparmio di Ferrara.

1958-1959. L’ opera pittorica torna a placarsi. È in estate che ritorna nelle Valli di Comacchio, dove inizia ad eseguire il ciclo dei quadri di Spina. Tornerà a completare l’opera sugli stessi luoghi nell’autunno dell’anno successivo.

1960. Si tiene al Chiostrino di San Romano a Ferrara con la presentazione di Giorgio Bassani la mostra dedicata a Le Valli di Comacchio.

1962. Viene pubblicato il volume Paesaggio di Spina, raccolta di ventitrè illustrazioni di opere, di cui nella sua presentazione il ferrarese Giorgio Bassani sottolinea il risultato poetico nell’equilibrio raggiunto.

1964. Nel mese di agosto si inaugura la villa di Ansedonia, dove spesso soggiornerà e dove trarrà ispirazione per numerose sue opere, fino agli anni Ottanta.

1966. Viene pubblicato il volume Paesaggi come vita, conte­nente 29 disegni (dal 1923 al 1965) e la presentazione di Cesare Zavattini. Compie una crociera attorno al continente africano, con approdi e soste che le consentono di produrre numerose opere grafiche, che verranno poi esposte alla mostra “Periplo africano” alla Libreria-Galleria Paesi Nuovi di Roma con la presentazione di Licisco Magagnato.

1967. A Milano, nel 1967, l’associazione milanese “Amici del Po” organizza un viaggio sul fiume da Piacenza a Ferrara, imbarcando molti artisti, fra i quali lei stessa, a bordo di un “gran zatterone, cosi si potè disegnare in lungo e in largo costeggiando le sponde del gran fiume per tutta una giornata”.

Il viaggio si conclude con il IV Premio Nazionale di Pittura Il nostro Po, comprendente prima una mostra al Castello Estense di Ferrara, poi una a Milano nel Palazzo del Turismo.

1971. In agosto soggiorna per una breve vacanza a Maratea, dove eseguirà un intero ciclo di opere pittoriche e grafiche.

1972. È invitata ad esporre una selezione della sua produzione tra anni Cinquanta-Settanta al Centro Attività Visive del Palazzo dei Diamanti di Ferrara con presentazione di Licisco Magagnato.

1976. A Roma allestisce una mostra antologica a Palazzo Braschi, intitolata al tema a lei caro Quadri del Tevere. Vi viene presentata una vasta rassegna di tele e studi che com­prende lavori a partire dagli anni Cinquanta.

1979. Allestisce una personale alla Galleria P 21 Arte di Roma sul tema Mediterraneo, Luce e Spazio.

1981. Tiene a Roma una retrospettiva dell’intera opera grafica, Sessant’anni di Xilografa 1921-1981. Torna a Ferrara per una mostra che ha per soggetto 11 Castello, dove espone una ventina di quadri eseguiti tutti nell’atelier di Roma.

1982. Giorgio Bassani presenzia alla personale che si tiene a Parigi all’Istituto di Cultura Italiano dal titolo Paysage du Delta du Po.

1987. Viene allestita l’ultima mostra antologica dal titolo Paesaggi miei al Palazzo Bellini di Comacchio.

1990. Muore a Roma il 16 giugno all’età di ottantasette anni

(a cura di Sara Zanin)

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